Libri, riviste e scrittori. Interviste e recensioni senza pietà. Classifiche, consigli utili e anche meno utili.
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martedì 17 giugno 2025
La Biblioteca Méjanes di Aix-en-Provence: dove i libri diventano giganti
Un ingresso monumentale tra i classici della letteratura
Nel cuore di Aix-en-Provence, una delle città più eleganti e vivaci della Provenza, si trova una delle biblioteche più originali di tutta la Francia: la Bibliothèque Méjanes. A renderla unica è il suo ingresso scenografico, con tre giganteschi volumi alti sette metri che rappresentano capolavori come Il Piccolo Principe, Il malato Immaginario e Lo straniero di Camus. Un richiamo immediato all’amore per la lettura, scolpito a caratteri cubitali.
Una biblioteca con radici storiche e visione moderna
La Méjanes ha origini nobili: fu fondata nel 1810 grazie al lascito del marchese Jean-Baptiste Marie de Méjanes, raffinato collezionista e parlamentare, che donò alla città di Aix-en-Provence la sua prestigiosa raccolta di libri antichi. Aperta al pubblico nel 1813, è una delle biblioteche civiche più antiche nate da un’iniziativa privata in Francia.
Per più di un secolo ha trovato sede nell’Hôtel d'Arbaud-Jouques, ma nel 1993 ha cambiato volto e collocazione. È stata trasferita in una ex fabbrica di fiammiferi dell’Ottocento, la Manufacture d’Allumettes, riqualificata per diventare un moderno polo culturale. Questa trasformazione ha dato vita alla Cité du Livre, una vera cittadella del sapere e dell’innovazione.
Cité du Livre: molto più di una biblioteca
Oggi la Méjanes è il cuore della Cité du Livre, un complesso che ospita:
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la biblioteca centrale con oltre 300.000 documenti;
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una mediateca per bambini e ragazzi;
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un cinema d’essai;
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spazi per conferenze, concerti, mostre e laboratori culturali;
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archivi audiovisivi e sonori.
La Cité du Livre è uno spazio pubblico multifunzionale in grado di attrarre lettori, famiglie, studenti e professionisti, diventando un punto di riferimento culturale per l’intera regione.
Un simbolo di rigenerazione urbana e creatività architettonica
L’intervento di riqualificazione della fabbrica di fiammiferi non solo ha salvato un patrimonio industriale, ma lo ha trasformato in uno spazio creativo e accessibile. Le celebri copertine giganti all’ingresso sono state realizzate in lamiera dipinta e sono visibili anche di notte grazie a un sapiente gioco di luci. Un segno distintivo che fonde arte, architettura e letteratura.
Curiosità sulla Biblioteca Méjanes
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I tre libri giganti rappresentano opere di tre autori fondamentali della letteratura mondiale: Saint-Exupéry, Molieres e Camus.
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L’edificio conserva elementi originali della vecchia fabbrica, come travi e facciate industriali.
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La biblioteca è coinvolta in numerosi progetti culturali locali e internazionali, inclusi festival, concorsi letterari e attività per le scuole.
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L’accesso è gratuito e molte risorse digitali sono disponibili anche online.
Informazioni pratiche
Indirizzo: 8-10 Rue des Allumettes, Aix-en-Provence
Come arrivare: facilmente raggiungibile a piedi dal centro storico o tramite trasporto pubblico
Orari di apertura: dal martedì al sabato (consultare il sito ufficiale per eventuali variazioni)
Tappa imperdibile per chi ama la cultura
La Bibliothèque Méjanes è molto più di una biblioteca. È un esempio riuscito di come un luogo del passato possa essere trasformato in un centro culturale moderno e dinamico, capace di stupire per la sua bellezza, la sua funzionalità e la sua originalità.
giovedì 12 giugno 2025
“Nella mente: di notte un volo, di giorno un velo” di Sara Tedesco
Sara Tedesco e la poesia che scorre come un beat
Se pensiamo alla poesia, spesso ci viene in mente l’immagine un po’ sbiadita di un libro impolverato, versi aulici e un linguaggio che sembra lontano anni luce dalla nostra quotidianità. Eppure, la poesia è viva. E pulsa, vibra, si trasforma. Lo dimostra Nella mente: di notte un volo, di giorno un velo, il sorprendente esordio poetico di Sara Tedesco, un libro che fonde lirismo e ritmo con la naturalezza di chi ha qualcosa da dire – e sa come dirlo.
Pubblicata di recente, questa raccolta si muove con agilità tra introspezione e musicalità, tra dolore e rinascita. È poesia, sì. Ma con un passo nuovo, che richiama da vicino il flow del rap, anche se – come racconta l’autrice – non è stata una scelta consapevole: “Non ho mai deciso di scrivere in stile rap. Per me erano solo parole in rima che suonavano bene e accompagnavano la lettura. Solo dopo, grazie alla prefazione della critica Claudia Pastorino, ho scoperto che c’era un legame con quel mondo”.
Rap e poesia: affinità elettive
A ben vedere, la distanza tra poesia e rap non è poi così ampia. Entrambi giocano con le parole, costruiscono immagini forti, danno voce al non detto. Il rap, in fondo, è figlio della poesia orale, quella che nasceva nelle piazze e si trasmetteva a voce, molto prima che esistesse la pagina scritta. Ed è forse per questo che la scrittura di Sara Tedesco colpisce tanto: ha la forza di una spoken word e la profondità di un haiku.
Versi brevi, taglienti, densi di significato. E un ritmo che non molla mai la presa.
La mente come teatro interiore
Il titolo del libro è già una chiave di lettura. “Nella mente: di notte un volo, di giorno un velo” suona come una poesia a sé. Evoca un luogo interiore dove sogni e pensieri si rincorrono, dove il buio della notte accende l’immaginazione e la luce del giorno porta con sé il velo dell’incertezza. “La mia mente è il luogo da cui tutto è partito – racconta l’autrice – È lì che ho fatto pensieri che sono, in fondo, anche i pensieri di tutti: l’ansia del domani, l’identità, l’amore, il lutto, la volontà di riscatto”.
E allora la poesia si fa specchio: una forma che riflette l’inquietudine di essere umani, ma anche la bellezza del ricomporsi dopo essersi persi.
La musicalità delle emozioni
Le poesie di Tedesco si leggono – e si ascoltano – come piccoli brani in versi. Non serve una base musicale per sentirne il ritmo: è già tutto lì, tra le parole scelte con cura maniacale. “Ogni poesia ha una parola-puzzle che la completa. Anche se non fa rima. Anche se è semplice. Se funziona, fa pluf, e sai che hai colpito nel segno”.
Non si tratta solo di stile. C’è un intento forte, un’urgenza narrativa. Come nel rap migliore, ogni componimento è un racconto, una confessione, un colpo di scena. Lo stupore è l’effetto cercato. E ottenuto.
Quando la poesia racconta la vita
In Nella mente c’è molto dell’autrice. Dalla crisi post-liceale alla fatica delle scelte, dall’amore mai vissuto fino al dolore per la malattia di una persona cara. Ma c’è anche una poetica più ampia, universale: “Amo osservare, paragonare la natura ai sentimenti. Mi ispirano i dettagli della vita, anche i più banali”.
L’influenza dei grandi non manca: Pessoa per la struttura circolare e malinconica, Saffo per la passione struggente e i finali spiazzanti. Ma Sara Tedesco ha trovato una voce tutta sua, personale e autentica, capace di parlare ai lettori di oggi.
L’immagine della rosa e il senso del libro
A impreziosire il libro c’è una copertina tanto semplice quanto potente: una rosa rossa, appassita, su un selciato grigio. “È una foto scattata a Napoli, ai piedi della statua di Dante. Rappresenta l’amore gettato via, sfruttato. Ma anche la mente che rovina ciò che è bello”.
Una metafora visiva che si intreccia perfettamente con il filo conduttore dell’opera: il confronto con se stessi, le cadute e le risalite, il desiderio di riconoscersi nelle parole.
Il valore (ancora vivo) della poesia
In un’epoca in cui la poesia sembra relegata ai margini, libri come questo ricordano che il verso ha ancora molto da dire. E che può evolversi, contaminarsi, rinnovarsi. Sara Tedesco lo sa bene: “Non so se il rap sarà la nuova frontiera della poesia, ma credo che un nuovo stile possa attrarre lettori e far sentire la poesia di nuovo necessaria. Purché non diventi solo una canzone: la poesia deve sempre stupire, interrogare, lasciare un segno”.
Un frammento che resta dentro
Tra i versi più intensi del libro, uno in particolare condensa il messaggio dell’autrice:
Spegnetevi, stelle.
Quand’anche un desiderio avveraste,
non cadevate che nella mia attesa.
Un invito a lasciar andare l’illusione, a vivere pienamente il presente, a riconoscere il valore della propria voce.
E forse è proprio questo il cuore di Nella mente: offrire parole nuove per raccontare ciò che sentiamo, ma non sappiamo ancora dire.
Nella mente: di notte un volo, di giorno un velo è disponibile online. cliccando qui
Puoi anche avere più notizie direttamente sul suo sito
Oppure segui l’autrice sufacebook cliccando qui
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