Io non ho resistito..Sarà forse anche perché ho un gatto? Quindi ho dovuto e voluto intervistarla durante il suo strepitoso firmacopie a Torino di sabato 30 novembre presso la libreria edicola Borio.
Rosella Come e perché è nata l’idea di scrivere su gatta Luna?
"Ho sempre amato i gatti, ne ho avuti diversi ma Luna era speciale, ci intendevamo a meraviglia. Il libro è nato come sviluppo e prosecuzione di un racconto che avrebbe dovuto essere inserito in “Un giorno all’improvviso”, ma ha assunto una vita propria. Ho scelto di far parlare lei perché in tutti i libri sui gatti è sempre l’autore umano che narra, descrive, interpreta i comportamenti dell’animale. Io invece ho voluto dare voce alla protagonista, che presenta ciò che le accade e che prova dal proprio osservatorio e punto di vista. Mi è sembrato un segno di rispetto e di riconoscimento".
Può essere una lettura adatta anche ai non gattofili?
"Certamente. E' un libro per chi ama i gatti, anche senza necessariamente averne uno: magari la storia raccontata nel libro può invogliare ad adottare un micio (non a comprarlo, sono in tanti a cercare una casa). Secondo me è adatto a tutti coloro che amano gli animali, benché nella mia esperienza i proprietari di cani siano poco inclini a leggerlo. Pur non avendo mai avuto cani, ho letto e apprezzato qualche libro con cani protagonisti, a cominciare da Zanna bianca: la predilezione per un certo animale non dovrebbe precludere la conoscenza di altre specie, anche attraverso i romanzi"
Ribaltamento dei ruoli. Se gatta Luna potesse mettere zampa…
"In alcune delle situazioni descritte nel romanzo non ero presente, quindi ho dovuto ricostruire cercando la maggior verosimiglianza possibile, ma non è sicuro che ci abbia azzeccato (es. l’incidente che la tiene lontana da casa per otto giorni, di cui ho visto solo il risultato); Luna potrebbe dare la versione esatta di questi episodi, e verificare se mi sono avvicinata più o meno alla realtà. Sono invece abbastanza sicura di aver colto con sufficiente precisione i suoi sentimenti e stati d’animo. Credo che sarebbe fiera del lavoro svolto, di avermi dato lo spunto e i contenuti per scrivere il libro, e penso che le piacerebbe".
Quanto ti ha aiutata la tua attività di psicologa?
"Credo mi abbiano aiutato l’abitudine ad osservare in modo neutrale l’espressione e la comunicazione non verbale, così importante soprattutto nei bambini e negli animali; la capacità di provare empatia senza sostituirmi all’altro, e, trattandosi di una gatta, rispettando la sua felinità senza attribuirle caratteristiche umanizzanti".
Due consigli spassionati da Rosella…e da Luna
Il mio primo consiglio è di valutare bene prima di decidere quanto si sia disposti ad occuparsi di un micio e di un animale in genere: il libro, secondo me, offre un quadro piuttosto realistico di ciò a cui si va incontro, non solo in positivo. Troppe volte si prendono cuccioli come se fossero giocattoli, buttandoli via se danno fastidio e se ne ha abbastanza. Il secondo consiglio, come ho detto più sopra, è di evitare di acquistare dei piccoli, ma piuttosto adottarli da una cucciolata dopo che siano stati svezzati, o da un gattile, senza dimenticare che ci sono molti gatti adulti rimasti soli, più educati e gestibili rispetto ai cuccioli.
Luna, dal canto suo, suggerisce di trattare l’animale come un animale, evitando di proiettare sentimenti e punti di vista umani, ma cercando di riconoscere e rispettare quelli dell’amico felino. Inoltre chiede, ove possibile, che al gatto, con le dovute precauzioni, sia consentita una certa libertà di movimento in modo da vivere come la sua natura richiede: questa è stata la sua esperienza che ha molto apprezzato.
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